– cinema del passato
– un certo riguardo
– ossessioni cinefile
Come ti chiudo in bellezza la rivista Life, buttandoci dentro paesaggi mozzafiato, riflessioni new age, effetti speciali e un pizzico di emozione. E poi sbrago tutto perché così vuole Mamma Hollywood.
E se Roma vincesse l’Oscar come miglior film ma non come miglior film straniero?
Anche se le acque della laguna non sono termali, decisamente no, la fenice non è l’unico essere mitologico tornato in vita da quelle parti. C’è anche la mostra che, per quanto molto più giovane della fenice, ha vissuto una quantità di vite straordinaria.
Joss Whedon alla sceneggiatura, Jean-Pierre Jeunet alla regia e Sigourney Weaver di nuovo pronta ad ammazzare mostri spaziali: ci sono tutte le carte in regola per un filmone. Forse.
Come dare un seguito all’horror perfetto?
Semplice, non si fa: si cambia tutto e si esorcizza nello spazio uno dei più grandi traumi della storia americana, e tutto questo senza sbagliare un solo maledettissimo minuto su 137 di azione senza respiro. Se sei il James Cameron degli anni ’80, puoi.
Se un film riesce a sopravvivere a tutto, soprattutto a se stesso, al suo regista, a tutto il cucuzzaro derivato dal suo essere perfetto, a tutto quello che è successo dopo, allora siamo davanti a qualcosa che è impossibile replicare nello stesso modo.
Di cosa parliamo quando parliamo di cannibal movie – PS Attenzione fate merenda prima di leggere.
Il protagonista di questo documentario ha la tendenza a perdersi e scomparire per giorni. E probabilmente non solo fisicamente.
Solo noi riusciamo a parlarvi di Sentieri Selvaggi per raccontarvi cosa ci dice il film del nostro tempo. Mica pizza e fichi.
Una carriera lunga 35 anni. Un divo così divo da snobbare quella noiosissima faccenda dell’essere divo. Un attore che Hitchcock ha amato più di Grace Kelly.