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Il film era orrido, ma piacque. Lo vendemmo in Germania, Spagna e anche in Giappone. Dopo che fu tolto dai cinema un rete privata Modenese se lo prese e lo proiettò tipo per sei mesi, a intervalli regolari.
“Al termine della proiezione, tutta la sala fischiava e qualcuno nelle prime file urlava «Incompetenti!», mentre il mio vicino di sedia ripeteva come un mantra: «Signori, eccoci alla Mostra internazionale dell’arte cinematografica!»” Ecco a voi una testimonianza di Venezia 72.
Prima di bruciarsi il cervello con Tomorrowland, Bird direttamente da Cartoonia dirige il migliore film della saga di Missione Impossibile. Sequenze che montano vertiginosamente, ritmo perfetto, Simon Pegg. Non una nota fuori posto. Non un granello di sabbia sprecato.
È fortissimo e quasi fisico il rapporto che lega l’America e il cinema, tanto che nel nostro immaginario incarnano entrambi, ciascuno a modo proprio, la “fuga”, il sogno, l’Altrove.
Io sono pronta per una legge che obblighi gli attori di serie tv ad accettare il loro destino: se sei un Ciccio, un Will o un Matthew cazzi tuoi, ti godi la fama, ti gestisci scazzi e noia, ma non sei più solo, hai migliaia di persone che ti amano sotto altre vesti e il dovere di non farli soffrire.
Whiplash è un film rivelatorio, totalizzante ed elettrico. Ne puoi riconoscere i tratti manipolatori e decidere di respingerli ma al contempo assorbirne quelli più onesti e retorici perché laddove il talento ti può tradire e la pratica sostenere, solo la paura di essere uno dei tanti può spingerti a volere. Punto.
L’umbro, che di queste cose non sapeva niente, accettò di finanziarci. Quello che ne venne fuori fu “Olio di gomito”, che presto ribattezzammo “Olio di Ricino”, perché faceva cacà.
Scommettiamo che riesco a farvi dire almeno cinque volte “ah giusto, c’è anche questo: come ho fatto a non pensarci”?
Un omaggio a Naomi Tani, leggendaria attrice di decine di film erotici a tema sadomaso. Nel cinema giapponese le sfumature sembrano essere ben più di 50.
Il primo incontro è stato quasi casuale, dettato da una combinazione di fortunati eventi. E come a volte accade con gli incontri casuali è stato l’inizio di un grande amore con quel film, con Truffaut, con il suo cinema.